OSTRA: V-DAY

ostra,v-day "Ubi tu Gaius ego Gaia"

Si è tenuto nei giorni scorsi, nella mastodontica sala congressi di uno dei ristoranti più "out" della capitale ostrense, di cui non possiamo citare il nome (ma solo il condimento a galleggiamento), il "VELLUTINA-DAY", il primo convegno sulle nuove tecniche e metodologie della gratificante e redditizia coltura della vellutina. Una accesa tavola rotonda sulla situazione attuale, le prospettive e le nuove potenzialità di questa sempreverde (verde si fa per dire) pratica, che ha visto alternarsi dapprima, nel ruolo di relatori, il venerabile maestro nOSTRAdamus, ed il suo primo assistente alla poltroncina dottor Sammy (cattedratico di fama internazionale), ai quali sono succeduti gli interventi a dibattito dei corsisti.
Corsisti, che hanno deciso di seguire questo nuovo "escursus" attraverso le innovative applicazioni finalizzate ad un rigoglioso e redditizio "raccolto" mediante soluzioni, frutto di anni ed anni di sperimentazioni sul campo. L'illustrissimo maestro ha voluto porre l'accento e divulgare il ruolo fondamentale che gioca la metodologia ad immersione numerica definita del "tre-sei-nove" che prevede l'introduzione rivoluzionaria della semina a "capolino", dove il concetto di profondità è stato parzialmente riveduto e corretto a beneficio di una superficialità più redditizia che sfrutta ogni caratteristica del terreno (che risponde sempre o quasi con germogli lunghi ed intensi). Non molto apprezzato l'intervento del suo esimio collaboratore che ha voluto fornire ai congressisiti un personale fiore all'occhiello e contributo di stampo marcatamente europeo. Egli ha infatti tentato di deliziare la platea con una relazione che ha esaltato le caratteristiche e la beltà della vellutina di provenienza iberica (che a differenza di quella tricolore abbisogna di minori cure, ed è esteticamente più piacevole alla vista ed al tatto). In verità, questa sublimazione del prodotto ispanico ha incontrato alcune perplessità in uno dei maggiori coltivatori ed estimatori del prodotto nazionale che con una opposizione netta e decisa ha sollevato più di un dubbio sulla fin troppo facile ibridazione della coltura spagnola. Davvero notevole comunque nel complesso, l'interesse suscitato tra gli intervenuti, molti dei quali giunti da località lontane, per non mancare a questo "update" ficoterapico che li metterà in grado fin da subito di testare ed ottenere risultati massimi col minimo sforzo. I ringraziamenti finali del simposio, doverosamente espressi dal venerabile e dal suo assistente cucadores, dottor Sammy, si sono focalizzati sul delegato marzocchese dottor Roberto Merloni (in netto calo la sua produzione nell'anno 2007), sul delegato di Ponterio, signor murator Rosco, sul delegato marottese, perito tributarista Robertino Niedda (premiato per la miglior vellutina dell'anno 2007), sull'esperto Tunisino signor M. Babarba che ha delegato il suo rappresentante in Italia, il perito commerciale e poco corrispondente in lingue estere, signor Marco Costituone, sul vellutinocu(o)ltore e perito chimico, signor Fabio Falana, sul perito meccanico e salsero, signor Adonir Dorietti (aspirante e raffinato vellutinocu(o)ltore), e sul distratto ragionier Mauretti, cultore della patatina (arrosto).
Il maestro ha già fissato una full-immersion a febbraio del 2008 per stilare un primo bilancio- rendez-vous sulla prolificità delle nuove sperimentazioni.

6 commenti:

  1. Alcune domande:
    1- al prossimo v-day possono partecipare tutti?
    2- come si può entrare in contatto con i responsabili?
    3- vendere vellutina, rende?

    RispondiElimina
  2. In merito al simposio sulla Vellutina, chiedo al venerabile maestro alcuni chiarimenti sulla materia trattata:
    1) la corretta definizione del concetto "allargato" di Vellutina. (in altre parole se esistono altri modi di farne uso al fine del raggiungimento del massimo godimento)
    2) Le ragioni tecnico-ormonali, o altro, che spingono tutti i soggetti sani maturi spiccatamente etero, a pensare per la maggior parte della giornata alla vellutina e a come rimediarla.
    3) infine avrei piacere che il grande maestro, ci illuminasse sulla catalogazione e relative principali caratteristiche, delle varie vellutine esistenti. (quantomeno le principali)

    RispondiElimina
  3. Alcune risposte (doverose e chiarificatrici):
    1- anche il prossimo V-day sarà a numero chiuso e dunque riservato solo a coloro che ne riceveranno l'invito.
    2- si possono contattare i responsabili dell'organizzazione scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: amicidellavellutina@jubii.it
    3- vendere vellutina rende, ma per svariate ragioni meglio non commercializzare quella che si tiene in casa.

    RispondiElimina
  4. Per quello che concerne gli approfondimenti richiesti dal lettore anonimo, essendo i quesiti di connaturazione specificatamente tecnica (e dunque inerenti prettamente al corso),ogni delucidazione sarà data solo nella sede opportuna durante le lezioni del prossimo simposio.
    Grazie per l'interessamento ed auguri.

    RispondiElimina
  5. Scusi maestro per il disturbo ma avrei una domandina semplice da farle che non riguarda il prossimo v-day. Se potrebbe rispondermi, grazie:
    di solito ho l'abitudine di fare una passeggiatina serale per respirare una boccata d'aria bona dalle parti dell'api..nel caso dovessi scorgere ai bordi della strada un pò di vellutina, faccio bene a portarmela a casa?

    RispondiElimina
  6. Raccattare vellutina ai lati della sede stradale è tassativamente proibito dalle leggi vigenti, e nel caso volessi ugualmente raccoglierne qualche trancio
    e portartelo direttamente a casa, pur senza essere notato dalle guardie (gin)ecologiche, ti costerebbe ugualmente caro. Se però il tuo amore per la coltivazione della vellutina è così smisurato ed hai tatto nella raccolta e possibilità di stoccaggio, perchè non tentare?
    Auguri anche a te.

    RispondiElimina

 
Clicky Web Analytics