L'OSTRANO: NONA LEZIONE

ostra-ostrano "Verbum de verbo"
(Parola per parola)
-Terenzio-

Il presente indicativo del verbo
"dire":

Io-->digo
Te-->dici/dighi
Lu/Lia--->dice
No(i)altri-->dimo
Vo(i)altri-->dide
Loro(a)-->dìcene

Dizionarietto e modi di dire:

Scalamperto-->Si usa per definire un abbigliamento leggero (o con scollatura) non cònsono alla temperatura.
Scrocciolado-->Malridotto
Sfunzigone-->Ricrescita pilifera appena accennata (o in riferimento ad una rasatura/depilazione incompleta)
Te sdovezzo-->Iniziazione, Svezzamento (in senso irrisorio)
E' 'na fava che non se còce-->Affare (o "intesa") che non ha possibilità di andare a buon fine
Rigu(o)lizia-->Liquirizia
Le cerque n'hanne mai fatto le melarance-->Non si possono pretendere determinate cose da chi nasce con caratteristiche o requisiti ben diversi e non idonei
Boccadone-->Sberla a destinazione "orale"
Sfrogià-->Sficcanasare
Stagnino-->Idraulico
Sbaccola-->Colpo (generico) sferrato con forza

Traduci la frase dall'italiano all'ostrano servendoti della sottostante form"commenti":
"Non gliela si faceva a tenerlo in due da quanto era ubriaco, abbiamo dovuto fargli una camomilla per calmarlo"

(Le lezioni di "OSTRANO" sono segnalate anche su "VIVERE SENIGALLIA")

11 commenti:

  1. Non je se la fera a tenello in due da quant'era 'mbriago avemo dovudo faje 'na campomilla pe calmallo.

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  2. Hola....
    caro maestro in qualità di 1° assistente cavitario sento la necessità di elevarmi a una dimenzione cosmica superiore, e chi se non il venerabile, il nostro guro, colui che guida la nostre anime, deve illuminarci su come trovare la consapevolezza?
    Ci sono varie dottrine che vorrebbero insegnarci la beatitudine, un'energia creativa che ci spinge verso l'espanzione della coscienza, entrare in sintonia con le vibrazioni cosmiche e utilizzarle per la propria trasformazione.
    Mi chiedo, quindi, ma sopratutto Le chiedo se gli insegnamenti Vellutinici siano sufficienti al raggiungimento, o almeno all'avvicinamento a una purezza trascendentale, e se il potere combinato di tutto ciò ci consente di oltrepassare la soglia della consapevolezza.
    Per arrivare però a questa consapevolezza, è necessaria un'accurata preparazione, solo una mente purificata può giungere oltre la dimenzione terrena e percepire l'eternità.
    In conclusione, granMaestro, vorrei sapere se per avvicinarci a lei e al suo stato di purezza dobbiamo, tutti noi, praticare come lei la CASTITA' e l' ASTINENZA.
    Sicuro di risposte, prostrandomi La saluto

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  3. Non je la facevamo a tenello in due da quantera imbriago j'avemo dovuto fa na capomilla per calmallo

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  4. Ricordo al mio assistente cavitario, se ancora non l'avesse capito, che ogni lezione-disquisizione al quale fa espresso riferimento, è di esclusiva competenza dei simposi del V-Day(Vellutina Day) e non può essere materia di pubblico dominio su questo blog. Porta pazienza ancora per due-tre settimane, frena i tuoi impulsi, trattieni il morboso "desìo" di "elevazione" e sarai ricompensato.

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  5. Versione:
    No jesela faceva a tenello in due da quanto era mbriago, avemo dovuto faie na capomilla pe calmallo

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  6. kissà se quello ke è entrato oggi dalla Malaysia l'ha imparata la lezione..

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  7. Esercizio
    Non je se faceva a tenello in due per quanto era mbriago, j'avemo dovuto fa na capomilla per calmallo

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  8. CE PROVO:
    non je se la faceva a tenello in due da quanto era mbriago,j'avemo dovuto fa na capomilla per calmallo.

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  9. La corretta traduzione in ostrano antico del compito:
    "No(n) je se la fèra a tenello in due da (per) quant'èra 'mbriago, avemo dovudo faje 'na capomilla pe(r) calmallo".

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  10. "No ghea faxevimo a tegnirlo in do tanto el gera imbriago, gavemo dovesto farghe na camomia per chetarlo".
    Non esiste solo l'ostrano?...ostrense?...ostrogoto?ostr(eg)a!.Per favore non linciatemi per l'intromissione, è stato solo un momento di orgoglio campanilistico.
    Baci ed auguri a tutti per una serena Pasqua.
    Vellut(o)na dialettale §*;^§

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  11. - Vò clà donna niti oltra -

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