(Parola per parola)
- Terenzio -
La sesta lezione di ostrano si apre
con l'indicativo presente del verbo potere
che rimane immutato rispetto alla corretta lingua italiana
solo alla prima persona singolare.
Per chi non ha particolare familiarità con il nostro dialetto
può risultare particolarmente d'impatto l'uso abbondante della lettera "d",
anche se questo non raggiunge mai
i livelli toccati nelle Marche centromeridionali
ove la consonante "d" e la vocale "u" la fanno da padrone:
Io--->Posso
Te--->Pòi
Lu/Lia--->Pò-Pòle
No(i)altri--->Podemo
Vo(i)altri--->Podede
Loro(a)--->Pòlene
Io--->Posso
Te--->Pòi
Lu/Lia--->Pò-Pòle
No(i)altri--->Podemo
Vo(i)altri--->Podede
Loro(a)--->Pòlene
Alcuni nomi propri di persona
(tralasciando volutamente
quelli più conosciuti),
che in passato assumevano
nel gergo comune,
delle storpiature o delle contrazioni:
Stefano--->Stèfeno
Ernesto--->Arnesto
Cesare--->Cesaro
Caterina--->Catarina
Tommaso--->Tomasso
Ersilia--->Arsilia
Pietro--->Pietre/Piedro/Piè
Augusto/a--->Gusto(a)/Gustì/Gustino
Attilio--->Tilio
Emilio--->Milio
Domenico--->Domennigo/Domè ("e"chiusa)
Amleto--->Melèdo
Edmondo--->Mondo
Guglielmo--->Gujè
Libero--->Libbero
Onelio--->Nèlio
Ermete--->Armède
Luigi--->Gigio
Riccardo--->Ricardo
Eugenio--->Ugè/Ugègno
Corrado--->Corado
Nazzareno--->Nèno
Alessandro--->Lisà/Lisandro
Enrico--->Rico,Rigo,Righetto
Eraldo-->Raldo
Dizionarietto e modi di dire:
Caccìgo--->Solletico
Somentare--->Seminare
Sciucco--->Asciutto
Damme mènte--->Dammi retta
Postà che--->Possibile che
Nigò--->Tutto (ogni cosa)
Accojò ("o" chiusa)--->Caspita/Andiamo bene.. (ironico)
Strolligà--->Domandare insistente ai fini della confessione di un segreto
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