OSTRA, RINVENIMENTO STORICO: LA SIGNORIA DEI "FORTEBRACCI" A MONTALBODDO

ostra,medievale


Ostra,Pergamena del 15mo secolo,atto di sottomissione di Corinaldo a MontalboddoL' importante e casuale ritrovamento
di un pregiato manoscritto medievale
risalente al 15mo secolo,
(tempestivamente riportato
sulle pagine culturali della stampa locale),
consentirà di aggiungere
un interessante reperto storico
alla raccolta della nostra pinacoteca
in vista dell'apertura al pubblico prevista
per la primavera 2009.
Pinacoteca situata nell'ex sede dei padri conventuali
già custode di tele, frammenti, porcellane, tomi,
suppellettili, nìnnoli ed oggetti antichi di varia natura.
La pergamena (realizzata in pelle granuolosa di capra
e inchiostrata con noce di galla e solfato di ferro)
si trovava in una sorta di doppio fondo
all'interno di un canterano lastronato in noce,
decorato con intarsi e rilievi,
che un noto professionista ostrense aveva consegnato
ad un restauratore del forlivese
per essere riportato agli antichi splendori.
Questo documento medievale
è l'ennesima riprova storica
della indiscutibile ed assoluta importanza
dell'agglomerato urbano di MonteBodio,
che, in quanto Signorìa dotata di un ricco fortalizio
(demolito nel 1454), e di una struttura urbana
che anticipava di almeno un secolo
gli archetipi rinascimentali,
fungeva da polo catalizzatore
verso i vari potentati che si susseguirono
nella conduzione della città.
Tra questi, il famigerato
Braccio dei Fortebracci da Montone
(che governò Montalboddo sia di persona
che attraverso i suoi delegati),
il quale, come uomo d'armi
ed in vena di conquiste territoriali,
infierì anche sul già miserando borgo corinaldese
con gabelle pesantissime.

Gli Amici della Vellutina,
fieri, degni ed onorati discendenti del summenzionato
Montone
ne danno compiaciuti, particolareggiato resoconto.
Di seguito la fedele trascrizione:


"Anno Domini MCDXVI (mille quadrigenti sedecim)
Antoninus Accattabrighe, princeps vici Corinaldi,
ter gladium e vagina eduxit antequam certe et definite
eum deponeret et oscularetur pedes Brachii Montonis,
domini Montis Bodii, ad servitutem significandam et,
cum obsequio,
munifica dona praebuit ex Corinaldensibus" .

E questa è la traduzione della professoressa
Norah Zanon
(del dipartimento studi di filologia latina "Felix" di Perugia):

"Nell'anno del signore 1416 Antonino Accattabrighe,

signore del borgo di Corinaldo

per tre volte sguainò la spada

prima di deporla definitivamente

e prima di baciare i piedi

di Braccio di Montone, signore di MonteBodio,

in segno di sottomissione, e, con devozione,

offrì munifici doni da parte dei Corinaldesi.

7 commenti:

  1. scoperta grandiosa.

    la storia è segnata, raccontata, svelata.

    innamorata di Ostra, per sempre.

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  2. Bell'articolo e complimenti all'onestà del restauratore e al grande cuore di chi ha donato la pergamena alla pinacoteca comunale.

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  3. ovviamente ero io, MyE.

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  4. Grazie per la definizione di imbuto....

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  5. Vi chiedo il permesso di poter pubblicare articolo ed immagine nella mia rivista specializzata. A tale scopo ho già inoltrato una mail apposita al vostro recapito.
    Molte grazie.
    A.Paris

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  6. Prendi tranquillamente quanto ti occorre.

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  7. Ecco è arrivato, per festeggiare gli abitanti di Monte Bodio, anche il prode Anselmo che con l'elmo sulla testa,
    se ne va, la lancia in resta, a cavallo di un caval.
    §^;*§
    Congratulazioni.
    Vell.....medievale

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